Quando un genitore decade dalla responsabilità genitoriale?

 

La decadenza dalla responsabilità genitoriale è una delle più gravi sanzioni che può colpire un genitore.

Secondo la legge, un genitore può essere dichiarato decaduto dalla responsabilità genitoriale quando viola o trascura i doveri ad essa inerenti, o abusa dei relativi poteri, causando un grave pregiudizio al figlio minorenne.

La responsabilità genitoriale

Per comprendere appieno la sanzione della decadenza, va innanzitutto chiarito che cosa si intenda per “responsabilità genitoriale” (ex “potestà genitoriale” e, prima ancora, “patria potestà”): trattasi dell’insieme dei diritti e dei doveri che la legge riconosce ai genitori, il cui esercizio è vincolato al rispetto del preminente interesse della prole.

In particolare, questi doveri sono:

  • istruzione,
  • educazione,
  • mantenimento,
  • rappresentanza,
  • amministrazione dei beni del minore,
  • usufrutto sui beni del minore.

Dunque, un genitore può decadere dalla responsabilità genitoriale qualora venga meno (ripetutamente e/o gravemente) ai propri doveri, sopra specificati.

Casistica

Ad esempio, secondo la giurisprudenza possono dare luogo a decadenza dalla responsabilità genitoriale:

  • comportamenti aggressivi, violenti e vessatori nei confronti della prole;
  • violenze ed abusi sessuali sui minori (anche in mancanza di condanna penale);
  • reiterati e continui maltrattamenti genitore-genitore, alla presenza della prole (violenza assistita);
  • irreperibilità e rifiuto esplicito del ruolo genitoriale;
  • gravissime trascuratezze;
  • educazione alla criminalità;
  • grave e reiterato inadempimento del genitore alle prescrizioni precedentemente emanate dal giudice a tutela della prole.

Quali sono le conseguenze della decadenza?

Il genitore dichiarato decaduto perde i diritti/doveri connessi alla responsabilità genitoriale, ad eccezione del dovere di mantenimento che rimane invariato; l’esercizio della responsabilità genitoriale resta dunque in capo, in modo esclusivo, all’altro genitore. Si badi che il genitore decaduto non perde automaticamente il diritto di frequentare il figlio, ove la frequentazione non sia pregiudizievole per il minore.

Il genitore dichiarato decaduto, inoltre, perde i diritti successori nei confronti del figlio (viene considerato “indegno a succedere”), anche dopo che il figlio ha compiuto 18 anni. Perde altresì il diritto agli alimenti, in quanto il figlio può rifiutarsi di corrisponderglieli, anche dopo il compimento della maggiore età.

La decadenza è reversibile?

Sì, il genitore decaduto può essere reintegrato nella responsabilità, ma solo se e quando sono cessate le ragioni per cui la decadenza è stata pronunciata ed è escluso ogni pericolo di pregiudizio per il figlio.

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