Chi paga le spese della casa dopo la separazione (o il divorzio)?

Quando la casa coniugale viene assegnata ad uno dei due coniugi, ci si domanda chi debba continuare a pagare le spese relative all’abitazione dopo la separazione. Il dubbio sorge, soprattutto, quando assegnatario e proprietario della casa non coincidono, oppure quando la casa è in comproprietà fra i coniugi.

L’onere varia a seconda che si tratti di spese ordinarie oppure di spese straordinarie.

Chi paga le spese della casa dopo la separazione: le spese ordinarie

Le spese ordinarie, di regola, restano a carico del coniuge assegnatario, ossia colui/colei che continua ad occupare la casa dopo la separazione. L’assegnatario dovrà quindi pagare tutte quelle spese dovute all’uso normale e quotidiano dell’abitazione. Ad esempio:

– il canone d’affitto,

– le bollette (relative ad utenze elettriche, idriche e gas),

– le spese condominiali ordinarie,

le spese di manutenzione ordinaria dell’abitazione (revisione annuale della caldaia, riparazioni legate all’usura delle cose),

– la tassa sui rifiuti, ecc…

Chi paga le spese della casa dopo la separazione: le spese straordinarie

Le spese straordinarie invece, di regola restano a carico del proprietario o dei proprietari della casa.

Si tratta di tutti quegli interventi di tipo straordinario, ad esempio:

– il rifacimento della facciata o del tetto,

– l’installazione di un nuovo ascensore,

– la sostituzione dell’impianto di illuminazione,

– la sostituzione della caldaia, ecc…

Chi paga le spese della casa dopo la separazione: il mutuo

Anche l’eventuale mutuo contratto per l’acquisto dell’abitazione, al pari delle spese straordinarie, resta a carico del proprietario o dei proprietari della casa.

Chi paga le spese della casa dopo la separazione: esempi pratici

Esempio A) Marito e moglie sono comproprietari della casa: le spese ordinarie restano a carico del coniuge assegnatario, mentre quelle straordinarie e l’eventuale mutuo devono essere pagati da entrambi i coniugi in base alle rispettive quote di proprietà.

Esempio B) Uno dei coniugi è proprietario esclusivo della casa (ad esempio, il marito), ma la casa viene assegnata all’altro (ad esempio, la moglie): le spese ordinarie restano in capo alla moglie, mentre al marito continuano a competere le spese straordinarie e l’eventuale mutuo.

Esempio C) Il coniuge assegnatario è anche il proprietario della casa: su di lui/lei gravano tutte le spese, ordinarie e straordinarie, nonché l’eventuale mutuo.

Da sottolineare che negli accordi di separazione/divorzio i coniugi possono comunque concordare un diverso criterio di ripartizione delle spese.

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